performance multimediale per spettatore singolo
Di e con Serena Di Blasio
drammaturgia visiv Luigina Tusini
13 racconti di viaggio raccolti tra l’Italia e i Balcani, messi in scena a bordo di un caravan e destinati a uno, o due, spettatori alla volta. Storie di confini, geografici e umani, sociali e culturali, di un viaggio di 3600 km da Udine al sud Italia, alla ricerca di una modalità antica di incontrare persone e storie.
# mercoledì 11 agosto dalle 17,30 alle 20,00 – Giove piazza Trento e Trieste
# giovedì 12 agosto dalle 17,30 alle 20,00 – Guardea parco Arco della Pace
# venerdì 13 agosto dalle 17,30 alle 20,00 – Alviano p.zza Bartolomeo d’Alviano
* Prenotazione necessaria, durata 7/10 min.
La performance
Uno spettatore alla volta sceglie una delle storie elencate sul fianco del caravan. Viene fatto accomodare all’interno e la performance sarà diversa a seconda del titolo che ha scelto.
Durata della performance: 5/10’ + 3’ per scegliere il titolo
Il progetto
Mi chiamo Serena. Ho fatto un viaggio l’estate scorsa, su quel piccolo camper. Anzi, su quel piccolo furgone, trasformato in casetta delle bambole. Un mezzo nuovo, in una fase nuova della mia vita. Io, il mio cane Garibaldi, una pupazza, Helsinki. 3600 km, 33 giorni di viaggio, su strade secondarie e con una cartina geografica, al posto del GPS. Alla ricerca di una modalità antica di incontrare persone e storie. Incontri generati dalla stessa casualità con cui oggi il pubblico della performance sceglie il titolo del suo racconto. Da questo viaggio ne sono nate delle piccole storie, resoconto diaristico ed emotivo di luoghi particolarmente fertili di pensieri ed emozioni, almeno per me. Ho voluto restituire non solo le storie, ma anche e soprattutto le sensazioni legate a questa avventura cercando di ricreare il contesto del viaggio, anche per lo spettatore.
Serena Di Blasio Diplomata all’Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine, per 20 anni si è dedicata al teatro di narrazione e di figura, collaborando tra gli altri con il CTA di Gorizia, sotto la direzione di Aldo Tarabella, Roberto Piaggio, Antonella Caruzzi e Zlatko Bourek. Lavora come attrice e autrice di testi di drammaturgia contemporanea sotto la direzione di Maril Van Den Broek, Nicoletta Oscuro, Andrea Ciommiento, Andrea Collavino, Massimo Somaglino. È anche regista e autrice di testi per l’infanzia ( “la storia dell’Ape blu, vincitore del premio operatori per Piccoli Palchi ERT Fvg, 2012 e premio miglior spettacolo Piccoli Palchi ERT Fvg con “Contis Tarondis”, 2015). Fondatrice del Teatro della Sete nel 2000, continua a collaborare con la compagnia friulana nell’organizzazione e direzione della rassegna TSU (Teatro Sosta Urbana), già alla 8a edizione, una rassegna di teatro indipendente in spazi non convenzionali, sostenuta tra gli altri dalla Regione Fvg.
Luigina Tusini Artista diplomata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia da oltre 25 anni lavora nell’ambito teatrale prediligendo spettacoli dove la scenografia diventa installativa e performativa. Collabora con diversi teatri, in particolar modo con il CSS Teatro Stabile di innovazione del FVG, con le Case Circondariali presentando progetti laboratoriali per contrastare l’esclusione, la devianza e la criminalità e con le scuole della regione FVG. Gli ultimi anni la vedono impegnata in laboratori di teatro partecipato (Human link- Storie di persone in viaggio, Sissignora, Ufficio Ricordi Smarriti, Lady Europe 2.0, N46-E13) diretti da Rita Maffei e presentati in diverse città italiane e al Mittelfest di Cividale del Friuli (Udine- Italia). L’ultimo spettacolo come scenografa e performer è stato Un intervento di Mike Bartlett, regia di Fabrizio Arcuri, regista per il quale ha curato anche lo spazio scenico di Materiali per una tragedia tedesca (testo di Antonio Tarantino) e Cenerentola- Pinocchio (testo di Joel Pommerat).
Precauzioni covid
Il Caravan delimita il luogo della performance. Viene posto in uno spazio aperto. Lo spettatore (2 se congiunti) viene fatto sedere all’interno del camper, la seduta è coperta da un telo che viene sostituito per ogni spettatore. Nel caso in cui la performance preveda dei momenti di interventi dal vivo dell’attrice, questi vengono fatti all’esterno del camper: l’attrice apre un portellone del camper, così da essere vista dallo spettatore, oppure si affaccia a uno degli oblò semiaperti sul tetto del camper, o parla, di schiena all’interno della cabina del guidatore. La distanza tra l’attrice e lo spettatore è sempre congrua. Quando lo spettatore esce dal camper il camper viene sanificato e disinfettato nelle parti in cui può essere stato a contatto con lo spettatore. (Questo tempo di pulizia e santificazione è incluso nel tempo delle performance perché contemporaneamente lo spettatore successivo sceglie la sua storia, osservando i titoli sulla parete esterna del camper.
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