Incontro con Maria D’Ambrosio
Giovedì 26 settembre AMELIA
h 18.00 Chiostro e Museo Archeologico Piazza Augusto Vera, 10
L’incontro muoverà da alcune suggestioni dal mondo artistico contemporaneo per animare una conversazione sulla ‘natura umana’, sulla ‘necessità’ del prender forma, e quindi sulla dimensione poetica dell’agire e dell’esistere. Un’occasione per riflettere sull’arte come esperienza e per osservare il mondo attraverso una sensibilità che chiede alla ricerca artistica di costituirsi come spazio di rigenerazione per immaginare e produrre nuovo, altro, futuro.
Maria D’Ambrosio è professore associato di Pedagogia generale e sociale all’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa dove è titolare delle Cattedre di Pedagogia della comunicazione, Formazione e cultura digitale, Progettazione e formazione a distanza, e dove è responsabile di ‘pari e dispari’, lo sportello pari opportunità del Comune di Napoli presso l’Ateneo e dove ha coordinato le attività del Centro e-learning, del Centro di Lifelong Learning e di Orientamento dopo-laurea. Nel solco di una pedagogia critica che guarda al nesso tra dimensione estetica e formazione, i suoi interessi di studio e ricerca si muovono tra comunicazione, identità, consumi mediali, teatro e parateatro, arti e media digitali. Attualmente lavora nello specifico sul tema della divulgazione scientifica, degli ambienti digitali per l’apprendimento, della cittadinanza attiva e della responsabilità sociale d’impresa, coordinando attività di ricerca e promuovendo progetti e interventi di carattere nazionale e territoriale. Tra le sue pubblicazioni: Attori Scene Autobiografie (Liguori editore); Media Corpi Saperi (Franco Angeli editore); Discorsi sul divenire dentro i luoghi del contemporaneo (Liguori); Orientamento nei processi formativi (Liguori editore); Il sacro in Tintoretto. Breve saggio sull’opera d’arte come medium ed exemplum. Verso una pedagogia del sentire, in:Revista Poéticas Visuais, n°4, 2012; La ‘scena’ digitale. Derive e sfide pedagogiche della performanza nell’era post-elettrica, in: Sibilio, M., a cura di, La complessità decifrabile, Lecce, 2012; Per un’identità situata. Consumi, identità e affetti: il caso-studio di una comunità di studenti, in: Stramaglia, M., (a cura di), Pop-pedagogia L’educazione postmoderna tra simboli, merci e consumi, Lecce-Brescia, 2012; Sapere a(v)venire. Orientare attraverso le arti, in: METIS, anno 2, n° 1, giugno 2012. Ha di recente pubblicato a sua cura Teatro e parateatro come pratiche educative. Verso una pedagogia delle arti (Liguori editore).
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