Manipolazione. Secondo episodio di Dances Beneath the Oak.
Laboratorio in residenza con Mara Calcagni, Michael Rojnik, Silvia
Coreografia Annika Pannitto (artista in residenza)
Venerdì 27 settembre GIOVE h 21.45 sala polivalente Giove (durata 25′)
Dances beneath The Oak è un progetto coreografico in tre episodi. Il progetto riguarda tre momenti del corpo, tre stagioni che ruotano intorno alla presenza e alla sua fisicità, che sono per me l’accesso per il pubblico allo spazio sotto la quercia. Lo spazio sotto la quercia è un luogo che non ha una connotazione unilaterale, risiede nello spazio dell’immaginazione di chi guarda. E’ un’area protetta, un rifugio, cambia e si modifica con la luce che filtra tra i rami. Ciascuna danza è costruita su un principio fisico che si evolve in una struttura complessa: la prima danza è un tentativo di “intonazione”, la seconda una manipolazione, la terza si basa sulla condivisione del centro.
Mi interessa come un corpo possa essere mosso senza opporre resistenza. La manipolazione ha qui una connotazione positiva perché è il mezzo per ricevere informazioni (chi è mosso) e per apprendere da un altro corpo attraverso l’osservazione della sua organizzazione (chi muove). Due persone manipolano un terzo corpo con cura e fermezza. La persona manipolata è attiva e passiva allo stesso tempo. Fino ad ora ho avuto la possibilità di provare questa pratica con varie persone e ho trovato estremamente interessante lo stato interno di chi è manipolato, diviso tra la rinuncia del proprio potere decisionale e l’estrema consapevolezza di cosa succede intorno, uno stato tra l’attivo e il passivo. In qualche modo un luogo “tra” due luoghi, in interstizio in cui si può abbandonare il controllo di sé stessi, dello spazio e del tempo. La mia proposta è di lavorare con gente del luogo, attori, danzatori (professionisti e amatori) o anche persone comuni che hanno interesse nel movimento per sviluppare questa pratica e presentare uno studio alla fine della residenza, possibilmente come site specific in un luogo al chiuso. Potrei arrivare un paio di giorni prima e organizzare una audizione/ laboratorio per cercare gli interpreti (tre persone). La residenza avra’ una prima parte di riscaldamento al mattino aperta a chiunque interessato al movimento e una seconda parte focalizzata al lavoro coreografico con le persone scelte. (pomeriggio/sera) .
Non conoscevo Maria Lai ma quando ho visto I suoi lavori ho scoperto un’immediata vicinanza alla mia pratica coreografica, che ho recentemente definito come una Trama intricata. Questo lavoro coreografico ha al centro il corpo, la mia materia prima, ed è un tentativo di esposizione incondizionata per rimuovere filtri e barriere, per dare origine a una danza chiara, pura e franca nel suo rapporto con il tempo e lo spazio. In un certo senso è dunque un lavoro manuale, che parte dalla manipolazione della carne per accedere una dimensione emotiva, un quarto spazio al di fuori dei corpi. Vorrei sviluppare una danza rigorosa, concreta e allo stesso tempo iniziatrice di una visione irrazionale, che trova le sue radici in sé stessa, nel peso dei corpi.
altre info:
http://annikapannitto.com/
Categorie:laboratorio, residenze artistiche, Verdecoprente