Report 7 parole a scuola di po/etica

 

ph-Teresa Mancini-Verdecoprente Festival.02
Azioni, visioni e pensieri nel gioco della performance

Uno dei primi appuntamenti del progetto nazionale Comunità Creative C.Re.S.Co. 2014/ 2015 prende vita nell’ambito del Verdecoprente residenze in festival 2014, in Umbria.

Per questo motivo l’evento si sviluppa con la partecipazione di molti artisti che sono qui in residenza, provenienti da tutta Italia e dall’estero. Una ex scuola elementare con sette aule e un giardino esterno viene riaperta per l’occasione, siamo ad Attigliano, una cittadina di confine tra Umbria e Lazio. Per la sera del 17 settembre ogni artista è stato precedentemente invitato a scegliere una o più delle parole proposte dal Tavolo delle Idee di C.Re.S.Co.: architettura, disciplina, cura, passione, tempo sospeso, bottega, effimero, permanente, contesto, lavoro. Ad ognuno la libertà di combinare le parole, unendole o scomponendole, creando nuove associazioni di senso e mondi immaginari in cui muoversi attraverso il proprio linguaggio, scegliendo che forma dare alla propria presenza nell’evento. Tutti siamo partiti dall’idea di giocare intorno alla performance e ai suoi processi più interni, disposti nello stesso tempo a metterli in discussione attraverso un gioco che ci mette in gioco. E’ un modo di riflettere in azione, declinando etica e poetica in uno spazio condiviso e sconosciuto, in un tempo limitato e stringente, in questa serata in cui ci si dedica e ci si dona alle Comunità Creative C.Re.S.Co..

Verdecoprente Festival.02
La generosità è un dato che traspare presto e si capisce che l’esperienza è preziosa. Entriamo nella scuola in ordine sparso, chi la mattina, chi dopo, gli spazi ci sono ed è bastata un poco di organizzazione perché ci si trovi a lavorare in quello giusto. Lavorare, ma a cosa? Si capisce che in ogni stanza qualcosa si muove, ma nessuno sa dell’altro, ci si aggira incuriositi sbirciando dalle porte gli allestimenti visivi e sonori che si intrecciano andando a sistemarsi ognuno in un’aula, 2C … 4C, compare qualche scritta con le parole chiave, ma anche silenzi, oggetti e arredi abbandonati nella scuola e attrezzature che si spostano veloci. In poco tempo la ex scuola elementare diventa un’officina creativa, luogo di una comunità in movimento che ripercorre e rilegge senza volerlo (?) le tracce visibili e invisibili lasciate dai bambini che da tre anni non abitano più l’edificio. Queste stanze e il loro genius loci ci mettono poco a reagire, a rivivere nel pullulare di piccoli eventi che ora vanno a riempire spazi fisici e immaginari. Ci piace pensare che la presenza dei bambini del passato sia ciò che stiamo ereditando e che avvertiamo come sensazione di libertà sotterranea, quella che si va esprimendo in una rinnovata capacità di ‘giocare la performance’, la sorpresa è sentirsi autorizzati a dimenticare lo stress da produzione, gli interrogativi stilistici, le indagini di senso. Forse “7 parole a scuola di po/etica” ci nutre dell’attesa dello spettatore, che non sa cosa l’aspetti, e neanche noi fino in fondo. Forse è proprio questo il lusso di una comunità creativa, e il risultato a cui tendere. Nessuna regia, tante regie. La consapevolezza dell’essere lì come in un gioco che aspetta “l’altro” per essere completo rende i percorsi autonomi e incredibilmente coerenti, rende i passi precisi ed essenziali. Uno dopo l’altro si svelano i segreti custoditi nelle 7 aule, le parole po/etiche con il loro linguaggio e la forma del gioco scelta da ogni artista. Una piccola scuola con un giardino e due piani da scalare per entrare nell’antro della montagna, da lì si vede il nastro azzurro della creatività, inseguendolo lo si riporta alla comunità. E’ la leggenda che raccontava Maria Lai, indimenticabile artista a cui Verdecoprente dedica il suo percorso.

Verdecoprente Festival.02-phTeresaMancini

La Comunità Creativa C.Re.S.Co. del 17 settembre 2014 a Verdecoprente:
Dehors/Audela (Rm); exvUoto Teatro (Vi); Ilinx Teatro (Mi); Alice Gosti e Ryan Law (Perugia-USA); Movimentoinactor (Pi); Tecnologia Filosofica (To); Lorna Moore (UK); Attilio Faroppa (Amelia); Fabio Bellumore (Alviano, Tr); Rosabella Teatro (Rm); Caterina Genta e Marco Schiavoni (Spoleto); il Comune e la Pro Loco di Attigliano, altri ospiti; i promotori Roberto Giannini e Rossella Viti / Vocabolomacchia teatro.studio (Lugnano in Teverina, Tr).

15.10.2014 Rossella Viti verdecoprente festival
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