Verdecoprente Umbria Fest 2025
domenica 11 maggio h 18.00 | Lugnano in Teverina
Teatro Spazio Fabbrica viale regina margherita 7
(prenotazione consigliata) 3272804920 – ingresso €5
CENERENTOLA – UNA SCARPETTA PER TRE
con Julia Borretti, Agnese Chiara D’Apuzzo, Zahira Silvestri
regia di Titta Ceccano
una produzione Matutateatro / Opera Prima Teatro
spettacolo vincitore del 41° Festival Nazionale del teatro per i Ragazzi
Premio Padova 2023 Amici di Emanuele Luzzati
età consigliata: dai 6 anni
Ispirato alla fiaba di Cenerentola, lo spettacolo è un gioco comico a tre. Una fiaba in forma di farsa. Un’occasione per le tre attrici di misurarsi con una storia universalmente nota che diviene materiale d’improvvisazione e canovaccio. Le attrici impegnate tutte in un doppio ruolo tessono una drammaturgia d’attore che svela in filigrana il suo debito con la Commedia dell’Arte
Una pochade che sa di mediterraneo, dal perlage fine e resistente. Un trascorrere del tempo morbido, incorniciato da una struttura complessa, in una contaminazione di costumi al gustomarshmallow. Il tocco surreale e pop delle attrici srotola il lato oscuro dell’ironia tra verità e finzione: la realtà non è data una volta per tutte, tutto può cambiare, tutto può accadere, basta lasciarsi contaminare dall’incanto. Una commedia adatta ad un pubblico di famiglie che si diverte seguendo i diversi livelli del noto racconto, che prende strade originali senza rinunciare alla morale classica. Nella casa di Cenerentola imperversano la matrigna e le sorellastre che vessano di continuo la povera ragazza fino all’arrivo in scena di una fata smemorata…


Matutateatro nasce dall’incontro tra Julia Borretti e Titta Ceccano. Siamo attori, autori e registi e raccogliamo l’eredità bastarda di un teatro artigianale difficilmente inquadrabile in confini di genere o etichette. Nella nostra autoformazione abbiamo incontrato il teatro di tradizione e il teatro di strada, l’Odin Teatret e Mamadou Dioume, Bogdanov e Michele Monetta, Quartucci-Tatò e il Teatro Ippocampo, Marise Flach, Enzo Moscato e Furio Scarpelli in un rapporto continuo e necessario con la pluralità dei linguaggi della scena. … leggi tutto
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